Maria Madre
Colpi. Costanti, ripetuti, rimbombanti, come spari in un poligono. Il colpo, il rimbombo, l’attesa. Ancora un colpo, il rimbombo e poi altra attesa. C’è una sopraelevata che abbraccia il Rione, le auto che transitano su di essa generano questi costanti “colpi di pistola”, eterno accompagnamento per chi vive qui. Nel rimbombo delle auto, alcuni bambini, all'interno dell'ampio spiazzale del Rione, girando in bicicletta formano delle plastiche coreografie che contrastano con l'immobilità e l'imponenza dei palazzoni in cui sono racchiusi. Le biciclette girano e girano… Sembra esserci qualcosa in più del semplice girare, ma le biciclette continuano solo a girare. E i colpi di pistola sono sempre lì, presenti, ma quasi dimenticati da tutti.
Strokes. Constant, repeated, booming like shots in a riffle-range. The stroke, the boom, the waiting. A stroke again, the boom and then another waiting. There is an elevated road which embraces the District, the cars passing on it generate these constant “pistol shots”, endless leitmotive for those people who live here. In the rumbling of cars, some children inside the large square of the district, riding their bikes form some plastic choreographies which contrast the stillness and the the grandeur of the big blocks of flats in which they are contained. The bikes go always around and around. It seems there is something more than the simple going around, but the bikes continue only turning. And the shots of pistols are always there, present, but almost forgotten by everyone.
In Produzione | In Production
Italia | Italy
Regia, Fotografia, Montaggio | Direction, Cinematography, Edition Alessandro Falco
Produzione | Production Unisono Produzioni
Trailer
Frammento | Extract